Pure i bambini delle scuole elementari conoscono la differenza che passa tra silenzio e omertà. Il silenzio è quello di Nello Musumeci. Il presidente della Regione sa di avere accanto a sé un Bullo, con le sue arroganze e le sue insopportabili intimidazioni. Ma sta muto per timore che la cacciata dell’avventuriero da Palazzo d’Orleans possa rimettere in discussione la fragile architettura del governo. Lui che si vanta di essere un uomo onesto dovrebbe mostrare coerenza e determinazione. Ma si sa: il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare. Poi c’è l’omertà di Forza Italia, di tutti quelli che hanno assistito al satiriaco capriccio di Berlusconi e non hanno detto una sola parola per bloccare la nomina del Bullo ai vertici della Regione. Ora piangono e mugugnano. Ben coniugando l’accidia con la vigliaccheria, la sudditanza con la pavidità. Povera Sicilia.