Non ho mai letto la Pseudodoxia epidemica (1646), confutazione degli errori popolari del famoso medico scrittore e filosofo iperumanista, e un po’ barocco, Thomas Browne, calvinista e esoterico autore della famosa Religio medici sontuosamente proposta per noi italiani da Roberto Calasso tanti anni fa. Vabbè, direte alla Masneri, mettiti in regola e non rompere. Però l’idea che le moltitudini, esclusi sempre i presenti, cioè quel che resta degli individui, siano imbragate in una rete di opinioni equivoche, inscalfibili dal contatto con la realtà, è bellissima e attualissima. Un Panebianco in gran forma ha passato sabato scorso in rassegna gli effetti possibili della dittatura del breve termine sulle nostre vite, parlando di Trump che lavora per Putin e asseconda gli umori elettorali pigri dell’opinione americana, e dell’Europa e dell’Italia, che mettono in scaletta televisiva e social l’Apocalisse e la guerra per poi passare con disinvoltura alle beghe sulle cozze pelose e alla saga di Amadeus.