La campagna anti-incendio al via il prossimo 15 maggio, in Sicilia, non potrà contare sugli elicotteri pesanti (ne sarebbero serviti almeno un paio). La gara, con base d’asta da 13 milioni, è andata deserta. Lo scrive Repubblica. Dagli uffici filtra – come riporta l’edizione palermitana – che la ragione sarebbe legata alle guerre: gli stessi mezzi, utilizzati per scopi bellici, frutterebbero molto di più ai privati. Che quindi le aziende produttrici sarebbero disincentivate a partecipare alle gare proposte dalle Regioni.

Gli elicotteri sarebbero serviti a gettare acqua sulle fiamme anche in presenza di forti raffiche di scirocco. In quelle particolari condizioni, infatti, gli elicotteri in dotazione al Corpo Forestale non possono volare. Per questo la Regione, a febbraio scorso, ha bandito una gara d’appalto per l’affidamento ai privati del servizio di noleggio con pilota di due elicotteri pesanti. Ma nessuno ha risposto. Anche quest’anno, quindi, L’Isola potrà fare affidamento solo sui mezzi leggeri, “salvo l’invio nei casi più gravi dei canadair o dei mezzi pesanti in dotazione ai vigili del fuoco e alla marina militare”. In compenso arriveranno 116 autobotti nuove, frutto di un investimento da circa 20 milioni.

Nei giorni scorsi, intanto, Palazzo d’Orleans ha comunicato che gli operai forestali, con garanzia occupazionale di 151 giornate lavorative, saranno assegnati esclusivamente alle attività antincendio del Corpo forestale. È quanto prevede una circolare del dipartimento regionale del Lavoro in seguito a un accordo con lo stesso Comando, il dipartimento dello Sviluppo rurale e le organizzazioni sindacali. «Con questo provvedimento – dichiara l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano – consolidiamo il contingente per il contrasto dei roghi e, allo stesso tempo, facciamo in modo che gli operai abbiano un solo datore di lavoro, ovvero il Corpo Forestale, dando così continuità alla loro opera”. Secondo una norma inserita nell’ultima Finanziaria regionale, inoltre, per tutti gli operai 78isti è stato riconosciuto un incremento delle giornate lavorative fino a 101.