Il dialogo tra governo e Parlamento sarà pure fitto, come ha sottolineato ieri il presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona. Ma la tensione fra il vice-governatore Gaetano Armao e Palazzo dei Normanni ha toccato l’apice al rientro dalle ferie estive, quando il massimo inquilino dell’Ars, Gianfranco Micciché, ha denunciato i silenzi dell’assessore sullo stato economico-finanziario dell’Ente (che ha poi condotto al blocco della spesa nel “collegato”). E ieri Savona non ha mancato di ribadire che la sua commissione è impegnata in una operazione verità sui conti. L’ultima, per cui Armao è stato “commissariato” da Musumeci (il quale si è rivolto all’ex assessore di Caltagirone, Massimo Giaconia), ha portato a galla un disavanzo da 400 milioni. “Il percorso intrapreso dalla commissione Bilancio e programmazione – rivela Savona – continua con la massima celerità investendo i vari rami dell’amministrazione regionale per avere un confronto e trovare attraverso il dialogo e le soluzioni praticabili una reale emersione e fotografia della situazione finanziaria che metta in chiaro a tutto il parlamento siciliano le criticità in essere per evitare incomprensioni e facili populismi che sono antitetici al ruolo e ai compiti dei rappresentanti di Sala d’Ercole”.