Si sono chiuse ieri le audizioni in commissione Bilancio per far luce sulla situazione finanziaria ed economica della Regione siciliana. Ad annunciarlo è il presidente della Commissione, Riccardo Savona, che evidenzia “il percorso di trasparenza e di confronto tra il governo regionale e la commissione Bilancio”. Si lavora nell’ottica della collaborazione, ma uno dei punti critici riportati a galla dai commissari riguarda i debiti fuori bilancio emersi a seguito dell’applicazione del decreto legislativo 118: “Il dato – spiega Savona – è incontrovertibile: comprendendo le partite pregresse all’esame della commissione, si tratta di 380 milioni di euro per sedicesima legislatura e 250 milioni per la diciassettesima legislatura (quella attuale). Per tutte questi debiti gli eventuali profili di responsabilità contabile sono in capo ai soggetti che hanno determinato la formazione del debito fuori bilancio ma l’accertamento della responsabilità richiede tempo”. Si cercano, inoltre, i responsabili per la recente sentenza del Cga, che ha condannato la Regione a risarcire 12 milioni di euro per la revoca illegittima delle aggiudicazioni dei lavori di ristrutturazione dei bacini galleggianti di carenaggio del porto di Palermo. Sulla vicenda è stato sentito pure Armao: “Abbiamo richiesto – racconta Riccardo Savona – una nuova audizione dell’assessore regionale alle Attività produttive per comprendere come si è arrivati a questo esito giudiziale ed è chiaro che, se emergeranno eventuali responsabilità soggettive, occorrerà che chi ha causato una tale danno ne risponda”.