Dieci, cento, mille Ast sottomesse alla dittatura dello scandalo, imprigionate da una gestione vandeana del clientelismo, asfissiate da un potere politico che le saccheggia senza rossore e senza vergogna. Dieci, cento, mille società finanziate dalla Regione e dissanguate giorno dopo giorno con consulenze e assunzioni tutte rigorosamente spartite tra consorterie e clan di appartenenza. E’ questo il ritratto dei “carrozzoni” amministrati da un governo che da quattro anni predica onestà e oggi non sa più come arginare il malaffare. Se Nello Musumeci fosse un uomo di coraggio, e non una timida faccetta nera nelle mani del suo Bullo di fiducia, dovrebbe chiuderli tutti, in un colpo solo. O correre in Procura e denunciare i padrini e i padroni dello scempio. Ma il suo orizzonte è la ricandidatura. E basta questo per capire che tutto resterà per com’è. Alla deriva.