Ha all’attivo oltre 1500 concerti in Italia e all’estero. Diego è uno dei più prolifici musicisti della scena musicale jazz palermitana, con un repertorio di oltre 200 brani realizzati dall’inizio della sua carriera, per il teatro, la danza e il video, da solista, con gruppi fondati da lui stesso in persona e come ospite a numerose compilations. La sua attività concertistica inizia quarant’anni fa, era il 1979, ispirato dai grandi pianisti Bill Evans, Keith Jarrett, Egberto Gismonti e dalla musica classica romantica.

Nel 1982, poco più che ventenne, Diego riceve il “Premio Pignatelli” al Sicilia Jazz Giovani come miglior compositore. Nello stesso periodo arriva un ruolo in orchestra con la Rai, diretta da Bruno Tommaso. Nel 1984 è vincitore del concorso “I nuovi musicisti” del Messina Jazz Meeting per poi volare in Polonia, a Kaliz, per il Festival of Jazz Pianist. Nel 1992 arriva il primo disco da solista, “Mediterranean Suite”, realizzato con Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Paolo Mappa alla batteria, pubblicato dalla Splasch Records. Nello stesso anno, la rivista specializzata Musica Jazz lo premia con un 4° posto come “Miglior nuovo talento”.

Per il teatro, i prossimi 23 e 24 maggio, l’opera-inchiesta “I traditori”, di Salvo Palazzolo e Gery Palazzotto, con Gigi Borruso, lo vedrà sul palco del Teatro Massimo con il bassista Fabio Lannino, con musiche originali create dai due musicisti insieme e Marco Betta. “I traditori” arriva dopo il successo de “Le parole rubate”, un’opera sui misteri delle stragi di Falcone e Borsellino che ricostruisce i retroscena del più grande depistaggio della storia giudiziaria italiana e mette insieme i tasselli di un puzzle in cui mafiosi, servizi segreti e uomini senza volto hanno minato le fondamenta della democrazia. Un altro impegno, è a fine giugno al prestigioso festival di musica jazz a Pompei, con il “2 of Us”, insieme a Vito Giordano, Fabio Lannino e Francesco Foresta in un concerto fatto di musica originale, standard jazz e improvvisazione.

Svariati sono i mondi musicali esplorati da Spitaleri. Oggi è pianista docente della Scuola Popolare del Brass Group. Spitaleri ha dato vita a progetti di musica gospel, come il Palermo Spiritual Ensemble, e di musica etnica con il Folkage e i Sun. I Sun, che nascono nel 1995 mettono al suo fianco il fiatista Alessandro Palacino, e il percussionista e cantante Dario Sulis, con un repertorio non solo etnico, con rielaborazioni della musica popolare siciliana ma anche di musica classica. Jazz, musica etnica e classica, tra i suoi principali progetti spicca la rilettura delle Sonate per Clavicembalo di Alessandro Scarlatti, a cui oggi è dedicato il Conservatorio palermitano, commissionata dal Teatro Massimo e culminata in un concerto nel Festival Scarlatti e in un disco, “Scarlatti Rendering” (Nuove Indie), che ha riscosso notevoli consensi dalla critica specializzata. Da citare anche il “Sacred Voices”, che realizza con il coro polifonico del Balzo, nel quale i Sun cantano dei Canti gregoriani accostati a canti della tradizione popolare del Venerdì Santo di Bisacquino oltre ad un brano tratto da una messa brasiliana di Marlui Miranda.

Il secondo disco arriva in tempi più recenti, nel 2017, e si intitola “Pianofor(t)ever”, da solista e con composizioni per pianoforte solo. Attualmente viene portato in giro in dei concerti in cui Spitaleri racconta sé stesso: sensazioni, emozioni e storie di vita sono racchiuse nei tredici brani originali “Lanterne”, “Itaca”, “The Sound of Sand”, “Pianofor(t)ever”, “L’altalena”, “Il distacco”, “L’attacco”, “Genesi”, “La danza del mare”, “All’improvviso”, “Alternanze”, “Aghi di pino” e “Ti cerco” che compongono l’album. Sonorità ambient si mischiano al jazz creando una pioggia di note delicata e sognante, impetuosa ed energica. Pianofor(t)ever è una sintesi dettagliata e sincera del percorso di Spitaleri, un disco anche tributo al suo strumento.

Numerose sono le collaborazioni nella musica e nel teatro, con Paolo Fresu, Flavio Boltro, Franco Cerri, Enrico Rava, Ray Mantilla, Irio de Paula, Artie Traum, Glen Velez, Tiziana Ghiglioni, Paolino Dalla Porta, Enzo Randisi, Gianni Cavallaro, Claudio Lo Cascio, Gianni Gebbia, Cinzia Spata, Rim Banna, Nick the Nightflight, Sara Jane Morris, Bill Moring e Elliot Zigmund. Nel teatro ha lavorato con Paride Benassai, Giuseppe Moschella, Emanuela Mulè, Giacomo Civiletti, Rory Quattrocchi, Sandro Dieli, Filippo Luna, Barbara Tabita, Claudio Gioè, Pino Caruso, Massimo Wertmuller, Franco Scaldati, Vincenzo Ferrera, Giorgio Li Bassi, Toni Sperandeo, Paolo Briguglia, Massimo Geraci, Alessandro Haber, Salvo Piparo e Gigi Borruso.