“Dopo 17 anni di vuoto, è stato firmato oggi il rinnovo del contratto dei dirigenti della Regione Siciliana: un accordo che non ci soddisfa pienamente visto che viene mantenuta la terza fascia e si dà ancora troppo potere ai Dirigenti generali, ma che ha quantomeno il merito di sbloccare una vicenda che si trascinava da anni”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal che questo pomeriggio, all’Aran Sicilia, hanno firmato il rinnovo del Ccrl 2016-18. “Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla mancata estensione delle ferie solidali all’assistenza dei coniugi, alla decisione di non delegare per carenza di organico alcune competenze ai dipendenti e alla scelta di ridurre la durate del confronto con le organizzazioni sindacali – continuano Badagliacca e Lo Curto – ma adesso vogliamo che si appuri di chi sia la responsabilità della mancata certificazione da parte della Corte dei Conti che ha costretto a rendere operativo solo oggi un contratto definito già da due anni. Chiediamo inoltre che partano subito le trattative per il nuovo contratto”.

“Finalmente, dopo oltre 10 anni, si chiude un’annosa vicenda che oltre a riconoscere ai dirigenti regionali, 1.200 circa, il rinnovo contrattuale pone delle regole che saranno utili alla Regione del futuro”, hanno detto Gianni Borrelli, Giovanni Corso e Maurizio Camarda della Uil Fpl. “Un contratto che non riconosce solo gli aumenti ma responsabilizza i dirigenti. Dal punto di vista economico, infatti, l’accordo riconosce l’adeguamento tabellare in misura identica a quella di tutti i comparti pubblici. Dal punto di vista giuridico, invece, è stato introdotto un codice disciplinare che mancava nel vecchio contratto – osservano – Tutto questo potrà contribuire ad una svolta nella gestione della amministrazione regionale. A rimanere irrisolto è il superamento della terza fascia”.