Al termine della giunta di ieri, il governo Musumeci ha varato la prima parte del turnover dei dirigenti generali, che riguarda i principali centri di spesa. I due dipartimenti investiti dalle novità più imponenti sono quelli racchiusi dall’assessorato all’Economia. Cambia il ragioniere generale della Regione siciliana: al posto di Giovanni Bologna, che al momento si tiene l’interim dei dipartimenti al Lavoro e alla Funzione pubblica, arriva Ignazio Tozzo, già dirigente generale durante il governo Crocetta e poi transitato, per cinque anni, alla Corte dei Conti in qualità di membro laico. L’altro arrivo eccellente è quello di Benedetto Mineo, superburocrate ai tempi del governo Cuffaro e già visto ai vertici di Equitalia: sarà lui il responsabile del dipartimento delle Finanze, al posto di Benedetta Cannata. Entrambi hanno ricevuto la benedizione dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, il cui rapporto coi predecessori non era il massimo.

Le altre due nomine, invece, sono due conferme: all’Agricoltura resta Dario Cartabellotta, già assessore con Crocetta, mentre alla Formazione professionale continua il percorso di Patrizia Valenti, che piace molto all’assessore al ramo, Roberto Lagalla. Da qui alle prossime settimane – gli incarichi restanti sono stati prorogati di 15 giorni – si sposteranno altre pedine: curiosità ai beni culturali, per la prima nomina di matrice leghista (potrebbe essere Antonio Lo Presti, commissario del Comune di Termini Imerese). Per il dipartimento della Programmazione, Autorità di gestione del Fesr, la Giunta regionale ha dato mandato di procedere all’avviso pubblico verso l’esterno per la selezione del nuovo dirigente generale, tenuto conto che non vi è stata alcuna domanda di partecipazione fra gli interni. Il favorito è Federico Lasco, già dirigente apicale al Ministero della Coesione territoriale.

Alla luce del parere reso dal Cga, in sede consultiva, lo scorso 27 maggio e sentita la relazione del capo della segreteria tecnica della presidenza della Regione, la Giunta ha ritenuto necessario un ulteriore approfondimento tecnico-giuridico relativo alla posizione giuridica dei dirigenti di seconda fascia, prorogando l’incarico degli attuali direttori generali per 15 giorni.

«In questo momento – dichiara il presidente della Regione, Nello Musumeci – i cittadini si attendono concretezza e scelte adeguate. Per questo abbiamo dato priorità alla scelta di quei dirigenti ai quali sono affidate le delicate fase successive all’approvazione della legge finanziaria. Abbiamo individuato persone competenti e di grande spessore, riconosciute per la propria qualità. Per la prima volta si procede a nominare la dirigenza generale dopo un formale atto di interpello ed è un significativo metodo di lavoro improntato alla trasparenza e alla meritocrazia. Di questo ne sono assolutamente contento».