Per capire il nerofondo nel quale si muove ormai la burocrazia dei Beni Culturali basta ricordare che cosa è successo alla Biblioteca regionale di Palermo. Dove il direttore, tale Pastena, ha creato tali e tanti casini – si apre, si chiude, si riapre, si richiude – da mettere in difficoltà il nuovo assessore: quell’Alberto Samonà che già stenta non poco ad avviare la sua gestione. Dicono che questo Pastena, dati i suoi legami con alcuni reduci del Pci, abbia voluto far valere, in contrapposizione con l’assessore, la propria estrazione di sinistra. Ma l’unico risultato che la sua improntitudine ha conseguito è quello di avere mostrato al mondo la sciatteria e l’abbandono nella quale versa la Biblioteca. Tutto si può risolvere, ci mancherebbe altro. Ma come primo atto è necessario allontanare da quella preziosa cattedrale di libri l’inutile e dannoso direttore.