Tutti primi al traguardo del suo cuore. Al cuore di Ruggero Razza, va da sé, assessore regionale della Sanità. A chi tocca oggi vaccinarsi? Chi avrà, oltre agli ottantenni, il bene di ritenersi immune dal virus che ci affligge da oltre un anno? Tocca a me, tocca a noi. S’avanzano i netturbini e gli autisti dei bus, le cassiere dei supermercati e i professori dell’università, gli avvocati e i magistrati. Vantano diritti di priorità pure i deputati regionali, ma alla fine decide lui, Razza. Perché non c’è una regola e non c’è un elenco. Esiste solo il caos. E nel caos si ingrottano i furbetti. E nel caos vince la corsa chi è riuscito a toccare il cuore dell’assessore, delle Asp, di chiunque possa dire tu sì e tu no. Chi se ne frega dei cardiopatici, dei malati di tumore, dei diabetici. Loro possono aspettare e anche morire. Benvenuti nel gran bordello dei vaccini.