Oggi su Livesicilia non c’è nemmeno un francobollino che racconti le sue imprese. Non c’è traccia di lui nemmeno tra le pagine del Giornale di Sicilia. Stranamente muta pure La Sicilia di Catania. Ma che succede a Renato Schifani? Da sei giorni il presidente della Regione non parla, non sussurra, non auspica, non rivendica, non tresca. Fonti confidenziali dicono che se ne sta a casa, chiuso in un angolo del ballatoio. Ingrugnito. La moglie lo invita a venir fuori e a sedersi a tavola ma lui non si scioglie: “Non ho fame”, ripete con voce affilata, malinconica e metallica. Il mancato invito del magnate giapponese lo ha segnato profondamente. In un’epoca dominata dai fuorionda e dagli scherzi telefonici può salvarlo solo una chiamata dell’ambasciatore del Katonga che lo invita come ospite d’onore ad una cena organizzata dall’Unione Africana: “Brondo, Renado?…”.