Anche la sanatoria per le villette al mare costruite fra il 1976 e il 1983, che sembrava aver messo d’accordo la maggioranza, è destinata a slittare. Dell’emendamento a firma Giorgio Assenza (FdI), inserito nel Ddl Urbanistica, non si discuterà all’Ars prima di gennaio. Il passo indietro, questa volta, è del centrodestra. L’assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana, come ricostruisce Repubblica, non si è presentata in commissione per la votazione dell’articolato, così il Pd ha chiesto e ottenuto dal presidente Carta di rinviare tutto. Se ne riparlerà non prima di qualche settimana. Ma a questo punto gli incastri dell’aula – con la Finanziaria in rampa di lancio – e i tempi della commissione Bilancio (dove va trovata una copertura finanziaria alla norma) suggeriscono uno slittamento più robusto. A gennaio probabilmente. Quando sarà esaurita la discussione sulla Legge di Stabilità e anche i partiti avranno raggiunto un accordo sul resto (ad esempio sulla sanità).

Solo qualche ora fa, intervistato da Live Sicilia, Schifani ha spiegato che “quell’emendamento va a normare una situazione ben precisa che si è creata in un arco di tempo circoscritto e di certo non autorizza nuove costruzioni. Se qualcuno in Aula obietterà, dovrà spiegare in termini concreti che tipo di scempio si autorizzerebbe. Ripeto, si tratta di una norma molto tecnica e circoscritta. Non autorizzerei mai nessuna sanatoria in spregio all’ambiente”.