Nel corso della sua intervista con il quotidiano ‘La Sicilia’, Claudio Fava lancia un segnale – netto e rumoroso – ai Cinque Stelle e Giancarlo Cancelleri. Suggerendo due possibili formule politiche per uscire dall’impasse: “Da una parte la mia, aperta, inclusiva, laica nello spirito, condivisa da tanti altri: una visione comune, che tiene assieme chi sta dentro il segno di una sfida sul cosa fare, senza dogmi e ideologie. Dall’altra c’è l’idea che i partiti vadano collezionati come le figurine. Un senso di pragmatismo bislacco e superficiale. Oppure furbo”. Qui sferra l’attacco al sottosegretario alle Infrastrutture: “Cancelleri dice di essere pragmatico perché vuole vincere mettendo dentro anche Forza Italia. Eppure questo non è pragmatismo, ma riduzione della politica all’arte della sopravvivenza. Qui non si tratta di modello Draghi alla siciliana – conclude il presidente dell’Antimafia – ma di istinto di sopravvivenza, e anche di furbizia, per mettere assieme bandiere e persone che nulla hanno a che fare le une con le altre”.