“In questi giorni non sarò a Palermo”, dice Fiammetta Borsellino mentre si prepara a lasciare la città alla vigilia delle manifestazioni per la strage di via D’Amelio. “Lascio ora – aggiunge la figlia del magistrato ucciso 29 anni fa con la scorta – che siano gli altri, la gente e chiunque ne avverta il bisogno, a ricordare e a riflettere. Io lo faccio sempre incontrando i giovani e andando nelle scuole”. Non c’è un risvolto polemico nella decisione. I tre figli di Borsellino e, fino a quando era in vita, la moglie Agnese hanno sempre mantenuto un profilo riservato. E assicurato la loro presenza solo in alcune occasioni.

Alla vigilia dell’anniversario arriva anche la presa di posizione del fratello del magistrato, Salvatore: “La verità su via D’Amelio – dice – si saprà, purtroppo, solo quando tutti gli attori di questa scellerata storia saranno morti”. In un’intervista all’Adnkronos, parla del “depistaggio sulla strage”, anzi “dei depistaggi” e di chi “non vuole che venga fuori la verità su quanto accadde quella maledetta domenica. Tante volte si dice che lo Stato non può processare se stesso. E sono stati proprio pezzi deviati dello Stato che hanno intavolato la trattativa. E quella trattativa, con Paolo ancora in vita, non sarebbe mai potuta andare avanti. Paolo doveva morire per potere portare avanti quella scellerata trattativa e doveva anche sparire la sua agenda rossa”.

Il 18 e il 19 luglio, nell’ambito delle celebrazioni in ricordo del 29° anniversario della strage di via D’Amelio, si terrà a Palermo un ventaglio di manifestazioni per commemorare il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina. Letture, dibattiti, testimonianze del mondo dell’istruzione, della politica, dell’associazionismo, della società civile, nel segno della diffusione della cultura della legalità, organizzati dal Ministero dell’Istruzione, dal Comune di Palermo, dal Centro Studi “Paolo e Rita Borsellino”, dalla Libera Università degli studi di Enna e dall’Associazione “Agesci”. Tra le testimonianze previste, oltre a quella del sindaco Leoluca Orlando, anche quella del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.