“Ancora una volta in aula grande assente è il Governo. Mi dispiace che l’assessore Messina sia stato lasciato solo”. Lo ha dichiarato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo in aula durante la discussione generale sul Ddl province. La votazione dell’articolato è stata rimandata a oggi, anche se le opposizioni sono già sulle barricate: “In questa norma che approda in aula – ha affermato De Luca – manca un elemento fondamentale, la copertura finanziaria. I fondi destinati infatti alle indennità di consiglieri e altri non li trasformeranno automaticamente in operai pronti a lavorare sul territorio. Ciò significa che rischiamo oggi di dar vita ad uno stipendificio”.

“Per quanto riguarda le elezioni dirette degli organi politici – ha detto ancora Scateno – siamo d’accordo perché è giusto che il territorio abbia le sue rappresentatività e soprattutto abbia un collegamento diretto che consenta di conoscere e seguire le dinamiche del territorio con un ente intermedio che deve riprendere le sue funzioni. Allo stato attuale, però, così come è stata impostata la norma appare chiaro che questo governo sta preparando uno stipendificio per i tanti tromboni e trombati, per compensare equilibri e completare la spartizione che riguarda vari ambiti, come accaduto con la sanità nei giorni scorsi. Molto probabilmente domani in quest’aula andrà in scena la stessa storia della volta scorsa con la norma salva deputati. Le opposizioni sappiatelo, si tirano fuori dalle vostre faide”.

Critici anche i 5 Stelle: “Con voto unanime dell’aula avevamo rispedito questo pessimo ddl in commissione, nella speranza che fosse turata qualcuna delle numerose falle presenti nel testo. La norma è tornata in aula non solo senza modifiche, ma senza nemmeno essere minimamente discussa, a riprova dell’arroganza del governo e della sua maggioranza. Questa legge, senza risorse per i servizi, non servirà ai cittadini, è solo un poltronificio”. Lo ha affermato il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Schifani – ha proseguito Antonio De Luca – dovrebbe ritirare questo testo, messo su in fretta e furia solo a scopi elettorali, in vista dei prossimi appuntamenti con le urne, Europee in testa. Se avessero messo nella redazione di questo ddl lo stesso impegno che governo e maggioranza hanno messo per la vergognosa spartizione delle poltrone della sanità, sicuramente avremmo ora un testo più decente”.