Non sapremo mai per quali meriti – o per quale mistero glorioso – Daniela Faraoni sia stata riconfermata al vertice dell’Asp di Palermo, l’azienda sanitaria più grande e più sfasciata della Sicilia. Lei sarà anche Nostra Signora delle Grazie, ma la gestione dei servizi fa rabbrividire. I suoi uffici, pur avendo i fondi in cassa, non pagano. I convenzionati esterni vantano addirittura crediti del 2019, sperano ancora nella rimodulazione del budget per il 2022 e per il 2023, dovrebbero incassare pure i soldi provenienti dalle cosiddette economie e le somme stanziate per le liste d’attesa, tanto tambureggiate da Schifani. A ottobre era partita anche una roboante lettera dei vertici dell’assessorato che invitavano l’Asp a disporre i pagamenti entro novembre. Ma siamo a febbraio e non si è visto un euro. Viva la Faraoni e viva il mistero glorioso che l’accompagna.