Riecco Giletti. Dal disastro di Mosca al Colosseo

La coraggiosa e sfortunata missione di Massimo Giletti a Mosca, culminata nel tentativo, fallito, di fare incontrare Putin e Povia, apre nuove prospettive a un genere invecchiato come il talk show. Grazie a Giletti nasce il talk show d’avventura, che appassiona il pubblico perché mette a repentaglio non solo la reputazione (come il talk show classico), ma anche la vita del conduttore e degli ospiti. Ecco che cosa prevedono i palinsesti per la prossima stagione.

Dopo il match di andata sulla Piazza Rossa, ecco quello di ritorno, nella suggestiva cornice del Colosseo. Molto difficile che Giletti possa recuperare il risultato catastrofico dell’andata, ma l’importante è provarci. La delegazione russa sarà guidata dalla ormai popolarissima Maria Zacharova, in arte Dominatrix, in completo di lattice nero. Un mito per la comunità sadomaso mondiale. Con lei un centinaio di medici, colonnelli, pope, domatori del Circo di Mosca, ipnotizzatori, una coppia di orsi bianchi non ammaestrati e anche una dozzina di spie professionali, queste ultime le sole non comprese nella lista del Copasir che indaga sulle spie russe in Italia. Poiché gli ospiti in studio saranno solo quattro, compresi i due orsi bianchi, gli altri 96 faranno il loro subdolo lavoro di propaganda in giro per Roma, diffondendo informazioni false tra gli ospiti delle trattorie e cercando di aizzare le guardie svizzere contro la religione cattolica.

Perché decapitare gli infedeli? Finalmente sarà possibile ascoltare in diretta le regioni dell’Isis, di Al Qaeda e altre organizzazioni radicali fin qui discriminate dal Pensiero Unico. In una caverna afghana, con il caratteristico rimbombo sonoro che restituisce al pubblico di casa la suggestione del luogo, il famoso Sceicco Mascherato, ricercato dalle polizie di tutto il mondo, risponderà alle domande dei giornalisti ospiti venuti dall’Italia, che saranno sette all’andata, tre al ritorno.

Grazie al metaverso e agli avatar, ormai è possibile andare a ritroso nel tempo e organizzare un talk show nel bunker di Hitler, lui presente, per sottoporlo a incalzanti domande sullo sterminio degli ebrei, l’incendio del Reichstag, l’invasione della Polonia e altri episodi della vita politica del tempo. Una sessuologa lo interrogherà sulla sua relazione con Eva Braun. Si dice che Hitler mal sopporti le interruzioni pubblicitarie, la regia ovvierà sovrapponendole agli interventi degli altri ospiti. Oppure ci si potrà ritrovare sotto la tenda di Gengis Khan, che Lilli Gruber saprà mettere alle strette chiedendogli ragione della sua indole sanguinaria, con l’aiuto di Andrea Scanzi collegato da casa e, per la par condicio, un giornalista tartaro che spiegherà le ragioni dell’Orda d’oro. E che dire della possibilità di avere in studio Caligola, Landru e addirittura Caino, ovviamente dando anche ad Abele diritto di replica?

È il talk-show nel cuore del Pentagono. Essendo vietato l’ingresso, il conduttore, la troupe e gli ospiti devono entrare fingendosi manutentori della macchina del caffè. Una volta dentro, potranno porre domande a bruciapelo ai generali e agli ingegneri nucleari che si alternano nella stanza del caffè. Uno stratagemma a fin di bene che sarà sicuramente bene accetto nel Paese faro della democrazia e della libertà di parola. L’applicazione della legge marziale potrebbe dunque riguardare solo il conduttore e gli ospiti, non la troupe, che potrà tornare in Italia.

Chi non vorrebbe intervistare Matteo Messina Denaro? Ora sarà possibile farlo in un nuovo talk show trasmesso direttamente dal suo covo segreto. Ospiti e conduttore dovranno farsi trovare in una piazza di Roma bendati. Saranno prelevati e trasportati nel sottofondo di un pullman fino alla località segreta, Palermo, nella quale il boss dei boss trascorre la sua latitanza. È il primo talk show nel quale non si riceve un gettone di presenza, ma si deve pagare un gettone di riscatto per poter uscire dallo studio.

(Questo è un articolo scritto per L’Espresso)

Michele Serra :

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