Già, chi ha vinto? Succede nelle elezioni politiche, quando nelle urne si contano milioni di schede, e succede anche nelle elezioni di un ordine professionale, come quello dei giornalisti, quando i votanti sono poche centinaia: hanno vinto un po’ tutti. Ciascuno con le proprie idee e ciascuno con le proprie ragioni. Hanno vinto soprattutto quelli che credono in questo mestiere e nella necessità di restituire al giornalismo la doverosa professionalità e la necessaria autorevolezza. Diciamolo: hanno vinto i giovani. Ora però bisogna trarre le conseguenze. C’è una cultura dell’informazione che ha bisogno urgente, urgentissimo di una messa a punto, se non addirittura di una rigenerazione. Non può esserci più spazio per vecchi reduci e combattenti della carta stampata, ancora legati alla logica del privilegio o del potere. E’ tempo di una rivoluzione. Allons enfants.