C’era una volta Lando. Ma facciamo macchina indietro: Palermo, 1972, mattina presto. I miei compagni di classe di Cinisi, cittadina che allora nessuno associava ancora a Peppino Impastato, arrivavano in corriera quasi fin sotto il cancello del nostro liceo scientifico, il “Galileo Galilei”, appena passata l’alba, tra lo stadio della Favorita e la Palazzina Cinese. Indossavano giacconi doppiopetto “Marzotto” spigati, degni di un vice-commissario dei film poliziotteschi con Maurizio Merli, fumavano “Colombo”, soprattutto però si tenevano compagnia raccontando felici di avere visto, metti, il giorno prima, proprio un film con Lando Buzzanca. Magari si trattava di “La prima notte dottor Danieli, industriale col complesso del giocattolo”, storie di mancate erezioni, in Sicilia. Della pellicola ricordavano tutto, come fosse il bozzolo del loro orizzonte affabulatorio. Continua sull’Huffington Post