Serve uno che ai 5 Stelle li prenda per mano, soprattutto se si parla di Giustizia, soprattutto se in Consiglio dei ministri arrivano gli emendamenti del processo penale proposti da Marta Cartabia, che smontano la riforma Bonafede. E Mario Draghi si inserisce nel marasma grillino, tra un votiamo sì, poi no, e infine un “allora ci asteniamo”, per mettere ordine ed evitare che la spaccatura interna al Movimento 5 Stelle, sulla reintroduzione della prescrizione, abbia ripercussioni in Consiglio dei ministri. Ma proprio quando convince i pentastellati grazie a una nuova proposta di mediazione, che prevede tempi del processo più lunghi per i reati contro la pubblica amministrazione, ecco che Forza Italia e Italia Viva non ci stanno e chiedono la sospensione del Consiglio dei ministri che sta esaminando gli emendamenti alla riforma del processo penale. Continua sull’Huffington Post