Da un lato ci sono gli annunci. Come quello del presidente Schifani, che dice all’Ars: io la Finanziaria l’ho già approvata, ora sta a voi decidere se vararla entro il 2022 oppure andare all’esercizio provvisorio. O come quello dell’assessore alla Sanità, Giovanna Volo, che ha aperto il grande libro del Pnrr ed ha tracciato un piano di ospedali intermedi da realizzare nel territorio: una sanità d’avanguardia, non c’è che dire. Poi c’è la realtà. Fatta di Aziende sanitarie governate da politicanti con la vocazione gattopardesca di controllare tutto per non controllare niente. L’esempio più imbarazzante viene da Palermo dove l’Asp, unica in Sicilia, non ha ancora assegnato ai laboratori d’analisi e agli specialisti convenzionati il budget di spesa per l’anno che, manco a dirlo, sta per finire. Un disastro. Che rischia di trasformare ogni annuncio in una velleità.