Sarà stata la rabbia oppure il risentimento; sarà stato perché nel frattempo le cose sono cambiate, sta di fatto che Nino Di Matteo, il più coraggioso dei magistrati coraggiosi, ieri sera è sbottato in televisione contro Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia. Gli ha rinfacciato di avere aperto ma non chiuso la trattativa per la sua nomina a direttore del dipartimento delle carceri e ha spiegato che il Guardasigilli, così pettoruto e così manettaro, alla fine se l’è fatta addosso perché i boss della mafia, intercettati nelle celle, minacciavano ferro e fuoco nel caso in cui la loro vita fosse stata messa nelle mani del pubblico ministero più puro, più duro e più scortato d’Italia. Lui, Bonafede, ha risposto impapocchiando ignoranza e bugie. Ma ieri sera i telespettatori di Giletti hanno capito di che pasta e di quali uomini è fatta la giustizia in Italia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Gli autorevoli litiganti dell’ultima “trattativa”
alfonso bonafedegiustizianino di matteo
-
Articoli Correlati
-
C’è rendiconto
e rendiconto…Travolto da una vampata di insolito rigore, Renato Schifani ha diramato una nota con la…
-
Chinnici in trionfo
tra califfi e sultaniNel principato di Forza Italia – dove il segretario Tajani è impegnato oltremisura per la…
-
Sondaggio certifica
il disastro SchifaniNella classifica del gradimento è precipitato ovviamente all’ultimo posto. Ma non serviva certo il sondaggio…