Al termine di una lunga maratona d’aula proseguita fino alle 2 di notte, l’Ars ha approvato le variazioni di bilancio. Dopo una serie di interruzioni, la seduta è stata sospesa alle 23 per riprendere poco dopo mezzanotte con l’arrivo in aula del maxi-emendamento del governo, che ha provocato la reazione di diversi parlamentari. Dall’opposizione è stata definita “una manovra elettorale”. Una norma proposta dal governo che prevedeva interventi per poco più di 400 milioni di euro, somme statali da destinare in buona parte ai comuni di Palermo e Catania per l’emergenza rifiuti, è stata soppressa dall’aula con voto segreto: 17 voti a favore, 15 contrari.

“Con la scusa dell’emergenza sanitaria a causa dei rifiuti – ha detto Giorgio Pasqua (M5s) – il governo voleva destinare 150 milioni di euro a Palermo e 20 a Catania, ignorando tutti gli altri Comuni che soffrono, anche quelli più virtuosi, per una sorta di perversa legge del contrappasso che bastona chi si comporta bene e avvantaggia chi ignora le regole ed è in ritardo con la raccolta differenziata”. L’emendamento, stoppato anche da pezzi di maggioranza, avrebbe portato nelle casse delle due città metropolitane 170 milioni dei 405 ancora in contrattazione con lo Stato. “L’ulteriore cosa assurda – dice Pasqua – è che di questi soldi non è nemmeno stata contrattata la destinazione con Roma. In pratica volevano vendere la pelle dell’orso non solo prima di averlo catturato, ma anche di averlo intravisto”.

Dopo qualche momento di tensione tra deputati di maggioranza e governo (sono volate parole grosse fra il forzista Tamajo e l’autonomista Di Mauro), il ddl è stato comunque approvato dall’aula: prevede interventi per diversi comparti, dall’agricoltura al turismo, dalla sanità ad investimenti destinati ai comuni, da somme necessarie al pagamento di stipendi a quelle per il bacino dei pensionati Asi. E’ stata approvata anche una norma per la stabilizzazione dei precari del Cas e dei Consorzi di bonifica. Inoltre, per forze dell’ordine e vigili del fuoco è scattato il rinnovo dei biglietti gratis sui mezzi del trasporto pubblico. Con l’articolo 10 è stato autorizzato un trasferimento di quasi 24 milioni di euro in favore di Siciliacque a titolo di anticipazione per far fronte alla complessiva morosità causata alla società da parte dei Comuni. Una norma che per Barbagallo, segretario del Pd, è a rischio impugnativa.

I 23 milioni rinvenuti dall’Ems (a titolo di liquidazione) sono stati destinati in parte ai cantieri scuola (5 milioni) e all’agricoltura (4,1 mln per la realizzazione di laghetti con finalità irrigue). Ma la fetta più grossa finanzia una serie di contribuiti a pioggia, tra cui: 700 mila euro per la riqualificazione di piazza Mameli a Marsala, 300 mila per il consolidamento di un costone a Ragusa, 300 mila per la realizzazione del campo sportivo di Misilmeri, 200 mila per uno scavo archeologico a Licata, 190 mila per la rigenerazione urbana del centro di Biancavilla, 150 mila per la riqualificazione di due chalet a Linguaglossa, 100 mila per la realizzazione della nuova campana in bronzo nel santuario di Sutera, e altrettanti per lo Sherbeth Festival. Eccetera eccetera. Un assalto alla diligenza.

Quella di questa notte è stata la prima maratona notturna dell’Ars in questa legislatura. Proprio ieri, nel corso della cerimonia del ventaglio all’Ars, il presidente Gianfranco Miccichè aveva fatto notare che negli ultimi cinque anni era riuscito ad evitare la “brutta abitudine” delle sedute notturne che aveva spesso caratterizzato i lavori d’aula del parlamento regionale in passato. Al termine della seduta assai concitata Micciché ha annunciato di aver convocato l’aula per venerdì alle 11, “in vista di eventuali comunicazioni da parte del presidente della Regione”.