L’elenco dei personaggi misteriosi si arricchisce. Da oggi un posto di diritto spetta al “cugino” di Giuseppe Graviano visto che “frequentava Silvio Berlusconi”. Il boss stragista ha voluto lasciare traccia in maniera sibillina del fantomatico parente affinché – era questo probabilmente il suo vero obiettivo – venisse fuori il nome del leader di Forza Italia nel corso dell’incontro con Fiammetta Borsellino.

Berlusconi è nuovamente sotto inchiesta a Firenze per le stragi del ’93 dopo le intercettazioni dei colloqui in carcere dello stesso Graviano con il suo compagno di socialità.

Ora si aggiungono le parole pronunciate davanti alla figlia di Borsellino durante il colloquio dello scorso dicembre. In entrambi i casi Graviano sapeva bene di essere registrato. E ha recitato in favore di telecamere e microspie, sfruttando quell’inaspettata finestra aperta dal dolore di una figlia.

Orecchie attente hanno sentito. Ce n’è abbastanza per alimentare il dibattito e le cronache giudiziarie. Perché qualcuno ha già incamerato una certezza: Graviano ha voluto lanciare un messaggio a quel manigoldo di Berlusconi. Misteri su misteri che partono dal più banale degli interrogativi: chi è il cugino di Graviano?