Un piede nella maggioranza, l’altro nell’opposizione. Matteo Salvini non lascia campo libero a Giorgia Meloni anche perché a ottobre ci saranno le elezioni amministrative e i due insistono sullo stesso mercato elettorale, ma neanche crea una frattura nel governo: “Non rischia”. Fa l’Arlecchino, insomma, un po’ con Fratelli d’Italia un po’ con Mario Draghi, e gioca sull’ambiguità. Ritira gli emendamenti leghisti presentati alla Camera al decreto Green pass per dare una carezza al premier, che non pone la questione di fiducia, ma nello stesso tempo vota quelli presentati dalla destra. Non si tratta di modifiche di poco conto, stiamo parlando, giusto per fare un esempio, dell’abolizione del certificato verde per entrare nei ristoranti al chiuso. Continua sull’Huffington Post