Il Movimento 5 Stelle è ritornato in piazza e alle radici della battaglia anticasta, contro i vitalizi dei parlamentari. Ieri è stata la prima apparizione di peso di Luigi Di Maio dopo le dimissioni da capo politico. I grillini hanno occupato piazza Santissimi Apostoli, nel cuore di Roma, per riaffermare il senso delle proprie battaglie e lenire una crisi identitaria che si manifesta elezione dopo elezione, sondaggio dopo sondaggio. Come racconta Alessandro De Angelis su Huffigton Post, però, non sono mancate le contraddizioni.

Una su tutte: Luigi Di Maio, che prima di attraversare due ali di folla e scattare selfie a ripetizione, si fa lasciare dall’auto blu (l’auto della “casta”) all’angolo di piazza Venezia. Privilegi che si sommano, ma da queste parti fanno meno rumore. Non sono più i tempi del Circo Massimo o di piazza San Giovanni, ma sono arrivati pullman da tutta Italia per ascoltare l’arringa contro i vitalizi degli ex parlamentari – in realtà dal 2011 si è passati al sistema contributivo, ma ancora ci si attacca ai diritti/privilegi della generazione precedente – a a favore del Ministro Alfonso Bonafede, bersaglio preferito (non solo di Matteo Renzi) per la riforma della prescrizione: “Noi vogliamo uno Stato in cui gli onesti vanno avanti e i furbi no. La giustizia nel nostro Paese significa tutelare chi si comporta correttamente – ha detto Di Maio dal palco – E dopo tanti ministri opportunisti finalmente abbiamo un ministro della giustizia tutto d’un pezzo e dobbiamo difendere la riforma della prescrizione che dice una sola cosa: non esistono scorciatoie per chi vuole fare il furbo”.

E richiama a sé Alfonso Bonafede: lungo abbraccio e commozione. “Noi siamo qui non contro qualcuno, noi siamo qui per rivendicare il diritto ad essere il M5S – afferma Bonafede -. La piazza di oggi va oltre il tema della vitalizi, siamo qui per dire che l’unico privilegio che deve avere un parlamentare è essere portavoce dei cittadini. Il M5S è cresciuto, non cedendo mai alle provocazioni perché cedendo a queste si fa solo il gioco dei provocatori. Noi andiamo avanti con i nostri valori”.

I CINQUE STELLE SICILIANI: “BATTAGLIA DI MORALIZZAZIONE”

“Quella sul taglio dei vitalizi è una battaglia di civiltà e di moralizzazione della politica. Vedere migliaia di cittadini in piazza a Roma a manifestare contro questo assurdo privilegio testimonia che il MoVimento 5 Stelle sta dalla parte dei cittadini e dei padri di famiglia che guardano al vitalizio dei politici come ad una palese ingiustizia sociale”. A dichiararlo sono le deputate regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars Angela Foti e Jose Marano, nel corso della manifestazione a Roma sul taglio dei vitalizi cui erano presenti la quasi totalità dei portavoce M5S all’Ars. “La Sicilia purtroppo – spiegano le deputate Foti e Marano – non si sottrae alla logica della difesa del privilegio e di questo il presidente dell’Ars Miccichè ne ha dato prova facendo melina sul taglio dei vitalizi degli ex onorevoli siciliani, inscenando un finto braccio di ferro con Roma, ritardando il taglio con commissioni e atti che era certo sarebbero stati impugnati. La piazza di oggi – concludono le deputate – è un segnale storico”.