E’ scattato il rinvio a giudizio per Giuseppe Lupo, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea regionale, che dal 3 marzo sarà coinvolto a Palermo in un processo per corruzione. L’esponente “dem” avrebbe promesso un incarico di consulenza all’Ars a Walter Virga, l’amministratore giudiziario di Trm – di proprietà dei Rappa ma all’epoca sotto sequestro – in cambio di un contratto di collaborazione con l’emittente per la compagna dell’onorevole, Nadia La Malfa. Sia Virga che Lupo sono accusati di corruzione per “un reciproco scambio di utilità”. L’incarico di consulenza giuridica a Virga, del quale l’amministratore giudiziario si vantava con la propria moglie, sarebbe stato di duemila euro: “Domani andrò a firmare il contratto di consulenza, è importante per il mio curriculum”. Lupo si è sempre difeso, spiegando di aver ricercato “persone competenti per organizzare un convegno e un disegno di legge sui beni confiscati”. E ha pure spiegato che quella consulenza non venne mai formalizzata, per l’apertura dell’inchiesta a Caltanissetta. La vicenda Lupo-Virga è lo stralcio dell’inchiesta madre che ha portato Virga e la Saguto a un processo, insieme a un’altra ventina di deputati, nel capoluogo nisseno. Il capogruppo del Pd all’Ars ha detto inoltre che “non c’è stato alcuno scambio, la storia professionale di Nadia La Malfa non ha nulla a che fare con la mia attività politica”.