Pulita la piazza lì vicino, pulita la strada, pulito il faraonico ingresso, puliti sia ascensore che ballatoio. Che poi, a entrarci davvero dentro, anche casa Formigli mette ansia da quanto è pulita. Pulito il salone delle mani, dove spicca il ritratto di Di Pietro. Pulito il salone Santoro, e c’è la gigantografia del capostipite. Pulito il salone Cianci, con mezza scritta cancellata troppo in fretta, o almeno così sembra, poi si suppone che finisse in “mino”. Pulito lo studio, con la raffigurazione panoramica della procura di Firenze. E il sontuoso tinello Davigo. E il fastoso sgabuzzo Damilano… L’articolo completo su ilfoglio.it