“Ormai è un classico, quando Musumeci è in grandissima difficoltà, e ormai lo è da tantissimo tempo, tira fuori dal cilindro il progetto del ponte sullo Stretto per buttare fumo negli occhi dei siciliani. Qualcuno gli faccia notare che per coprire le sue enormi inefficienze e i suoi macroscopici fallimenti non basterebbe il ponte di Tianjin in Cina, uno dei più lunghi del mondo”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars, Giovanni Di Caro. “Non voglio nemmeno entrare – dice Di Caro – nel merito dell’utilità, o meno, del ponte. Quello che vorrei sottolineare sono le manovre di basso cabotaggio di un presidente della Regione, ormai alla frutta, senza più risorse e maggioranza che cerca di recuperare briciole di credibilità con inopportuni espedienti che ormai non ingannano più nessuno, tirando in ballo una grande opera, quando non è stato nemmeno capace di realizzare  gli impianti di trattamento dei rifiuti, di far decollare le vaccinazioni o di mandare in porto almeno una finanziaria decente che desse una boccata d’ossigeno ai siciliani al collasso”. “Visto che Musumeci ama dilettarsi con questi inopportuni e patetici diversivi – conclude Di Caro – si ricordi che siamo in piena pandemia, che i contagi sono al galoppo, gli ospedali allo stremo, le vaccinazioni quasi al palo, e che siamo in gran parte zona rossa, mentre gli altri aprono: lasci la delega alla Salute e nomini subito il nuovo assessore. Non può permettersi di giocare con la salute dei siciliani”.