Il Bullo è stato elevato agli onori degli altari da Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini. Le due gentildonne gli hanno versato sulla testolina impomatata l’acqua battesimale della nuova parrocchietta della politica e, così facendo, hanno cancellato oltre al peccato originale anche le macchie nere degli ultimi cinque anni. Enzo Trantino, venerato maestro delle faccette nere catanesi, ha invece santificato tra i labari Nello Musumeci: non al grido del dannunziano “eia eia alala” ma del grillesco “onestà-tà-tà”. Resta in piedi la beatificazione del Balilla e del Corazziere. Al Balilla penserà l’editore Cairo per grazia ricevuta; una grazia milionaria, va da sé. Per il Corazziere, padrone della sanità e delle opere pie, l’operazione si complica: dopo il blitz sacrilego e clientelare all’Oasi di Troina, Santa Romana Chiesa ha risposto con un secco “non prevalebunt”.