L’unica cosa da fare è vaccinarsi, e va bene – fin qui la responsabilità individuale – ma quella della politica, col pretesto della pandemia, è un furbo culto dell’emergenza per dimenticare le urgenze. In una Sicilia dove le autostrade sono tutte rotte (per tacer del resto), che si fa? Ci si mette la mascherina. A Palermo dove i morti cuociono insepolti sotto il caldo, che si fa? Ci si mette la mascherina. In una terra devastata dagli incendi, che si fa? Ci si mette la mascherina. E allora sì che “ti conosco, mascherina!”: con la scusa dell’emergenza, non si risolve nessuna urgenza. La Sicilia diventa zona gialla, e va bene, ma essere presi per coppole di mentula proprio no.