Sono tutti lì che si sbracciano, che si affannano, che si strappano le vesti. I deputati dell’Ars credono di prodigarsi per il bene dei siciliani, invece sono tutti prigionieri della seconda trappola allestita dal bullo di Palazzo d’Orleans per far credere che lui è uno statista capace di approntare un bilancio, un mago della finanza in grado di confutare le mille obiezioni mosse dal governo di Roma. Povera Sicilia. Per tutto il 2020 è rimasta imbalsamata, senza soldi e senza aiuti, perché il bullo aveva costruito una Finanziaria con capitoli di spesa privi di copertura. Ora vuole concedere il bis e ha sfornato per il 2021 un’altra Finanziaria farlocca, con numeri di fantasia, destinata a finire anch’essa nel cestino di Palazzo Chigi. “Dopo indicibili doglie abbiamo partorito soltanto vento”, salmodiava il profeta Isaia che di sventure se ne intendeva, eccome.