Il Campiello, che giunge quest’anno alla 58.ma edizione, si è contraddistinto nel corso del tempo per aver premiato opere letterarie di indiscussa qualità: fra i vincitori e i selezionati si annoverano i più grandi scrittori italiani degli ultimi decenni. Con la sezione Opera Prima, il Premio ha contribuito a decretare l’affermazione e il successo delle nuove voci della nostra letteratura: quest’anno il riconoscimento è toccato a “Le isole di Norman”, il romanzo di Veronica Galletta. Ecco la motivazione della Giuria dei Letterati: “Veronica Galletta elegge lo spazio marino di Ortigia a santuario della memoria, e declina in modo limpido e convincente il tema dell’archivio e della mappatura. La giovane protagonista, Elena, è impegnata in una originale ricomposizione del suo passato. Le cicatrici sul suo corpo e i libri abbandonati in modo solo apparentemente casuale dalla madre prima di scomparire sono i frammenti di una ricognizione cartografica parziale e gravata dall’oblio, gli elementi primi di una indagine”.

“Cosa significa ricevere il Premio Campiello opera prima lo capirò pian piano – è stato il commento della scrittrice siracusana a ‘Repubblica’ – Mi definisco un animale a rilascio lento, ho bisogno di riflettere sulle cose. Per me pubblicare il romanzo era già una cosa enorme, ma questa vittoria è qualcosa che mi rende veramente felice”.