“Prefetto e sindaco hanno chiesto alla Rap di fare tutto il possibile per rendere la città pulita entro Ferragosto. Da parte nostra c’è il massimo impegno perché questo avvenga e speriamo di potere centrare il risultato”. Lo ha detto Girolamo Caruso, amministratore unico della Rap, partecipando a un incontro in prefettura sull’emergenza rifiuti. Nuovo cambio di strategia per la società di gestione, che dopo aver annunciato di ripulire Palermo entro il 15, era tornata sui propri passi, dichiarando di poter liberare soltanto il 50% dei marciapiedi invasi dalla monnezza. La nuova accelerazione è dovuta al fatto che nelle ultime ore, grazie all’ausilio di alcune ditte private, è stato possibile conferire in discarica 200 tonnellate in più. Sulle strade, da smaltire, ne rimangono circa 250 da qui a domenica.

“Mentre il sindaco firma un’ordinanza per non fare circolare i cavalli con le elevate temperature, i nostri equipaggi con 40 gradi sono in servizio perennemente sotto il sole cocente. Il servizio pubblico può funzionare con il coinvolgimento concreto di tutti, non consentiremo mai alcuna privatizzazione”, dicono i sindacati di Rap Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e Filas. Ieri, diverse zone della città, erano ancora sommerse dai rifiuti. E per la terza notte consecutiva qualcuno ha dato alle fiamme cumuli di spazzatura in via Castellana, in viale Michelangelo, in via Mozambico e in via Cammarano, nel quartiere Cep. In via Cartagine, a Passo di Rigano, 19 punti luce sono stati danneggiati. Situazione critica anche nella zona di via Messina Marine, dove la gente è barricata in casa a causa del cattivo odore e della presenza di topi e scarafaggi.

Rap e lo spettro del fallimento

“Il mancato avvio di un qualsivoglia contenzioso con la Regione per i gravissimi ritardi sulla settima vasca, ma anche sui 7,5 milioni stanziati per legge a favore della Rap e mai trasferiti conferma una precisa volontà politica che ha messo in secondo piano l’azienda e la città rispetto ai giochi di potere e ai rapporti personali dell’assessore e del sindaco con la struttura regionale. Non vorremmo che dietro ci fosse un ben più grave disegno per portare al fallimento l’azienda”. Lo sostengono Marianna Caronia e Igor Gelarda, entrambi della Lega –

Nelle ultime ore, su questo fronte, sono arrivate però le rassicurazioni di Sergio Marino, l’assessore al Bilancio: “La giunta ha destinato 16,1 milioni di euro del fondo vincolato per far fronte alle spese sostenute da Rap causa i maggiori costi per il conferimento dei rifiuti fuori Palermo a causa della mancata consegna da parte della Regione della settima vasca”. L’ultima parola spetta sempre al Consiglio comunale, che qualche giorno fa ha bocciato il Pieno economico finanziario proposto da Orlando. La Rap, ribadisce Marino, “non ha nulla da temere circa il riconoscimento degli extracosti che, si ripete, sono dovuti dal Comune”. “Tale circostanza – precisa l’assessore – deve indurre tutti, dentro e fuori la Rap, a ritrovare un clima di serenità; a nulla serve ipotizzare catastrofi inesistenti” sebbene “siamo consapevoli delle debolezze strutturali della Rap sia in termini di mezzi che di personale”. I dipendenti, gli stessi che durante le partite dell’Italia agli Europei erano soliti darsi malati, hanno ripreso a lavorare a pieno regime, garantendo il doppio conferimento giornaliero in discarica. E sforando le 150 ore di straordinarie previste per il 2021.

L’altra emergenza: i cimiteri

Ai Rotoli un migliaio di bare è in attesa di sepoltura, e il forno crematorio nemmeno funziona. Così l’ultima spiaggia, come sempre, è fare affidamento sul “salvatore” di turno. Uno è stato individuato nella ditta Cremazioni Misterbianco spa, tramite cui il Comune di Palermo “potrà procedere alla cremazione gratuita di 60 salme il cui trasporto a Misterbianco, in provincia di Catania, sarà a carico della ditta. Ringrazio l’impresa per la generosa offerta che ci consentirà di dare una risposta immediata a 60 famiglie che intendano usufruire di questo servizio”, ha detto l’assessore Tony Sala. Che ha aggiunto: “Abbiamo trasferito altre quattro salme al cimitero di Sant’Orsola per la sepoltura, si aggiungono alle cinque delle precedenti settimane. Il nostro obiettivo resta quello di offrire una dignitosa e definitiva sistemazione a tutte le salme in attesa al cimitero dei Rotoli, nonostante le difficoltà burocratiche e organizzative legate al trasporto che stiamo cercando di risolvere in modo definitivo”.