Sarà anche doveroso riconoscere che un risultato elettorale “chiaro” ha consentito la “veloce” nascita del governo, e sarà altrettanto doveroso sottolineare come la prima donna premier a guidarlo sia una grande novità “sociale e culturale”, ma la scelta di dedicare a questo passaggio l’incipit del discorso di fine anno, dà il senso di come Sergio Mattarella si collochi rispetto al governo di centrodestra, anzi di destra. Per intenderci, la sua postura non è quello di Scalfaro con Berlusconi, né dei cantori dell’allarme democratico. È il discorso della normalità, il primo messaggio di fine anno del suo secondo settennato: cooperazione, non aperto conflitto, e stimolo all’interno di essa. Continua su Huffington Post