“Sono profondamente amareggiata e molto delusa. Non solo da produttrice, ma da siciliana che ama la sua terra. Perché, adesso, sarò costretta a girare il film su Biagio Conte fuori dalla Sicilia”. Gloria Giorgianni, la produttrice a capo della società di produzione ‘Anele’, non nasconde la sua delusione. Il progetto cinematografico dedicato a Fratel Biagio Conte, proposto dalla sua società, in collaborazione con Rai Fiction, prima non è stato ammesso al finanziamento da parte della Film Commission della Regione siciliana. Poi, fortemente voluto dal Presidente Renato Schifani, il finanziamento era stato inserito dalla Giunta nella recente manovra finanziaria. Ma in Commissione Bilancio furono stralciati una trentina di articoli, tra cui anche il finanziamento al progetto su Biagio Conte. E, alla fine, il film è rimasto senza finanziamenti. “La mia idea era di girare il film tutto in Sicilia – dice ancora Gloria Giorgianni in una intervista all’Adnkronos- fin dalla preparazione. Pensavamo di portare tutta la produzione a Palermo, con un indotto complessivo enorme. Invece, sono costretta a portare qui la produzione al minimo, forse per una settimana. Con quello che i nostri partner ci consentono. Il film lo riusciamo solo a fare grazie alla Rai e Rai fiction”.
“A questo punto dobbiamo girarlo in altro territorio- aggiunge – Significa rinunciare dal punto di vista imprenditoriale e delle risorse, rinunciare a un indotto e a una progettualità che dovrebbe partire dalle istituzioni. Questo è un film fortemente identitario. Non è la solita storia di mafia e antimafia”.
“Ho iniziato a pensare di fare il film nel 2024- racconta ancora Gloria Giorgianni – Essendo una palermitana, una siciliana, avevo pensato che fosse un film estremamente identitario per la cultura palermitana. Ma, soprattutto, perché è un racconto di solidarietà, di fratellanza, di comunità, perché Biagio Conte rappresenta questo. E ho sempre pensato che fosse importante raccontarlo soprattutto per un pubblico generalista, come è quello della Rai, e renderlo anche un momento per creare attorno al film, una progettualità. Che significa coinvolgere le scuole, fare dei progetti correlati. L’anno scorso avevo iniziato a cercare il Presidente per proporre il progetto. Dopo di che, abbiamo applicato il bando promulgato dalla Sicilia Film Commission. Il bando aveva un plafond di circa 3,6 milioni di euro e alla fine sono stati finanziato sette progetti su 22 progetti totali ammessi come finanziabili. Quindi, i primi sette sono stati finanziati, e gli altri 15, tra cui noi, sarebbero stati finanziabili perché avevano i punteggi corretti, ma non c’erano i soldi”.
Gloria Giorgianni ricorda ancora: “La Sicilia Film Commission ha un massimo di finanziamento fino a 750 mila euro a progetto, nelle altre regioni d’Italia le Film Commission danno somme inferiori ai film. In Calabria danno al massimo 500 mila, in Puglia al massimo 450 mila euro, in Piemonte 400 mila euro. Sarebbe stato opportuno, secondo me e anche secondo altri, magari distribuire le risorse e finanziare più film che la stessa Commissione ritiene finanziabile”. La Missione Speranza e Carità, l’organizzazione di volontariato fondata dal missionario laico morto nel gennaio 2023, dopo avere appreso della esclusione del progetto di Anele, aveva denunciato pubblicamente: “Siamo di fronte a una decisione incomprensibile, che lascia interdetti e solleva interrogativi profondi sia sulla visione culturale sia sulle priorità di chi è chiamato a valutare e sostenere le opere artistiche di rilievo sociale”.