Mario Draghi non è il Messia ma è certamente un uomo di tenace concetto. Pensate che nella lunga notte del Senato ha ascoltato per otto minuti e senza battere ciglio il senatore Danilo Toninelli, rappresentante dell’alta cultura politica del Movimento Cinque Stelle. Pensate che ha pure sopportato l’intervento di Ciampolillo, pure lui grillino ma di idee opposte a quelle di Toninelli. Avrà la stessa indulgenza il giorno in cui si presenteranno al suo cospetto – per parlare del Recovery o del Ponte sullo Stretto – il presidente e il vice presidente della Regione siciliana? Va da sé che, per rispetto delle istituzioni, li accoglierà nella sua stanza e gli concederà pure il diritto di parola. Ma come reagirà quando il bullo di Palazzo d’Orleans vorrà insegnare a lui, che è stato governatore della Banca europea, come si costruisce un bilancio con gli assegni a vuoto?