Giancarlo Cancelleri, leader regionale del M5s (che il gruppo parlamentare, però, non riconosce più), durante un appuntamento organizzato da Confesercenti ha riproposto il ‘modello Draghi’ anche per la Sicilia. L’esperienza di Roma farebbe da apripista, se solo Pd e Forza Italia lo volessero. “Adesso – ha spiegato il sottosegretario alle Infrastrutture – bisogna rilanciare la Sicilia. Smettiamo di pensare alle casacche: chiamiamolo “modello Draghi” o ” modello Ursula”, chiamiamolo come vogliamo ma nella prossima legislatura abbandoniamo le divisioni”. Una posizione netta e chiara, che accomuna Cancelleri al segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, ma soprattutto all’ex nemico giurato, il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché. Che è stato il primo, nell’Isola, a sottoporre la questione agli altri partiti. E che – di nuovo – dalle colonne di Repubblica, rilancia: “Continuo a sostenere da tempo, e vado dicendo in giro, che si parte dal livello nazionale e poi si replica in Sicilia. Se a Roma si procede con un modello unitario si saprà qualche mese prima, esattamente quando si vota in Sicilia: non riesco a pensare che nell’Isola si possa fare una cosa diversa. Al momento, però, è pura teoria, pura accademia”.