Cominciano le scaramucce in vista di un voto che qualcuno, leggasi Beppe Grillo e Matteo Renzi, vorrebbe evitare. E proprio sul fronte siciliano, dall’interno del Pd di marca rottamatrice, si solleva una polemica contro Gianfranco Micciché, coordinatore regionale di Forza Italia, che in alcune dichiarazioni ha lasciato intendere come l’unica possibilità di formare un governo stabile preveda l’alleanza del suo partito con l’odiato Matteo Salvini. “Anche se sanno perfettamente che il primo provvedimento della Lega sarà una autonomia differenziata a trazione nordista, una secessione che renderà la Sicilia sempre più povera e il Nord sempre più ricco, dinanzi all’imminente ritorno alle urne, non hanno avuto alcuna remora a dichiararsi disponibili a confluire in un centrodestra unito a guida Salvini. Vi rendete conto?”. A scriverlo è il deputato nazionale del Partito Democratico, Carmelo Miceli. Che poi punta il dito contro due avversari politici: “Stiamo parlando proprio di quel Gianfranco Miccichè – prosegue Miceli – che fino a qualche giorno fa faceva il leader anti Salvini, non perdendo occasione per definirlo uno “str…”, e che oggi è pronto a svendersi come il peggiore degli accattoni. Parliamo di quel Saverio Romano che da una vita fa politica richiamandosi alla dottrina cattolica ma che, evidentemente, non ha letto l’intervista di Papa Francesco sulla politica Sovranista e non si schifa per il modo in cui Salvini lascia morire la gente in mezzo al mare. Stiamo parlando di due che fino a ieri si sono lanciati offese fino al punto di minacciarsi a vicenda azioni legali, e che oggi si ritrovano sulla stessa linea per un posto al sole”.