“Dalla Sicilia il Pd si rilancia, il lavoro è al centro del nostro progetto nell’Isola e nel Paese”. Lo ha detto il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, intervenendo questa mattina a Morgantina, in occasione del congresso per la proclamazione di Anthony Barbagallo. “La Sicilia è il luogo chiave per rilanciare la nostra azione”. Apertura nei confronti dei Cinque Stelle: “Ci dobbiamo provare, ma decidono i territori. Io penso che rispettando le autonomie regionali, in ogni luogo dovrà aprirsi un confronto sul territorio e il Pd sarà la forza più unita e unitaria che rimette al centro i bisogni delle persone. Basta egoismi, pensiamo al Paese”.

Nella sua relazione programmatica Barbagallo ha inaugurato la sfida per la Regione: “Oggi il Partito democratico a Morgantina si presenta unito – ha detto il neo segretario – e diventa sempre più centrale nello schema delle alleanze e quindi con le carte in regola per essere baricentro della coalizione di centrosinistra”. “Il Pd siciliano – ha aggiunto – vuole andare verso la riscossa della nostra terra. Abbiamo scelto questo luogo straordinario per dare un segnale: vogliamo una Sicilia che riparta dai nostri siti Unesco, dai nostri beni culturali che non sono stati per niente valorizzati. Una Sicilia che riparte dai piccoli borghi, dai temi che ci stanno tanto a cuore, dal ciclo dei rifiuti, che bisogna riattivare nel miglior modo possibile, da un’acqua pubblica con costi sempre più giusti con la tutela dell’ambiente al centro della nostra agenda politica”.

“Il Pd siciliano arriva a questo traguardo dopo un cammino durato un anno in cui prima di tutto si è tornati ad ascoltare e a lasciarsi contagiare dall’entusiasmo di chi coniuga al futuro il proprio impegno sul territorio – ha dichiarato su Facebook Alberto Losacco, il commissario uscente -. C’è stata una forte discontinuità rispetto al passato: sono stati azzerati i rinnovi automatici per evitare logiche precostituite, rendite di posizione o pacchetti di tessere. Si è trattato di un cambiamento importante anche nelle nostre abitudini, che ha però prodotto indubbi vantaggi anche rispetto ai database, che oggi sono più efficaci ed efficienti per comunicare in tempo reale con la base. Il Pd siciliano si è già dotato di un’organizzazione più moderna, senza per questo penalizzare il rapporto tra i circoli e gli iscritti. Archiviata la stagione della contrapposizione e delle liti interne, la scorsa estate un Pd unito è riuscito a dividere due populismi che insieme erano molto pericolosi e ha saputo individuare punti di convergenza con i Cinque Stelle e altre forze di governo, avviando un dialogo costruttivo su contenuti programmatici in vista di un’alleanza, non solo per le prossime amministrative ma anche in vista delle elezioni politiche. Il Pd, come grande forza riformista, si è candidato ad essere il baricentro di un’alleanza più larga, in nome di una prospettiva politica fondata sui valori di inclusione e giustizia sociale. Siamo figli di una storia che non si è mai arresa all’idea di poter costruire un paese migliore insieme e non contro gli altri e oggi scriviamo una nuova importante pagina di rigenerazione del Pd Siciliano”.

Fitto il programma di tavoli tematici e dibattiti che si svolgeranno, in vari siti e piazze nel centro storico di Aidone, a partire dalle 15. Gli incontri andranno avanti fino a sera, per poi riprendere domenica mattina. Tra questi, nella chiesa di San Domenico (ore 15) si terrà l’Assemblea dei segretari di circolo, presieduta da Alberto Losacco con l’intervento di Nicola Oddati, coordinatore della segreteria nazionale del Pd. Si parlerà pure di turismo, emergenza sanitaria, sviluppo produttivo, infrastrutture e continuità territoriale. “Diritto allo studio”, Disuguaglianze”, “Innovazione” e “Aree interne”, sono gli argomenti al centro dei dibattiti curati dai Giovani Democratici, a partire dalle 9:30 di domattina alla Biblioteca comunale. Dalle 11:30, a San Domenico, incontro-intervista con il ministro per il Sud, Peppe Provenzano. Prima di lui anche Francesco Boccia. Alle 13 le conclusioni del congresso affidate al segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo.