Sono tutti lì, intrepidi e sanguigni, a farsi la guerra, ad armare gli eserciti, a piazzare i propri uomini nelle posizioni strategiche, a fare e disfare alleanze, a sputtanare i rivali, a conquistare peso e potere non solo negli uffici dove si amministra la giustizia ma anche nei palazzi dove si governa la politica. Stanno lì a definire gli organigrammi, a calibrare promozioni e avanzamenti di carriera, a contrattare gli incarichi più prestigiosi e gli stipendi più remunerativi… L’articolo completo su ilfoglio.it