cataniaDopo aver contribuito alla riforma agraria del ’50, ed essere scampato per un soffio alla soppressione (Musumeci l’aveva definito l’ultimo carrozzone della Prima repubblica ed era pronto ad accorparlo al dipartimento delle Politiche agricole), l’Esa si rigenera. L’Ente di sviluppo agricolo, da qualche mese guidato da Giuseppe Catania, dirigente regionale di Diventerà Bellissima, si occuperà infatti della manutenzione straordinaria dei parchi archeologici. Lo hanno stabilito i vertici della società nel corso di un incontro coi sindacati, utile a fissare le priorità per il 2021: i “trattoristi” (sono i dipendenti stagionali), in una prima fase, si occuperanno di interventi contro il dissesto idrogeologico, in seguito di viabilità rurale e, infine, di interventi nei parchi. “Nei prossimi giorni – si legge in una nota – saranno formalizzati gli accordi istituzionali con il commissario di governo contro il dissesto idrogeologico e con i direttori dei parchi archeologici”. Per la viabilità rurale, invece, sarà emanato un avviso pubblico per chiedere ai Comuni di segnalare le emergenze da affrontare.

“Gli obiettivi strategici di nuova definizione – dice il dirigente del servizio, Franco Greco – valorizzeranno, ancora una volta, le professionalità dei nostri trattoristi nell’esecuzione delle nuove attività”. “È importante – spiega il presidente dell’Esa Giuseppe Catania – riprendere l’ascolto delle parti sociali, grazie alla nuova mission voluta dal governo Musumeci, per cui ringrazio il presidente e l’assessore Toni Scilla. Si sta tracciando una prospettiva di rilancio per l’ente, che ridia dignità innanzitutto agli stessi lavoratori, impegnati in prima linea nei servizi di competenza, e contemporaneamente avviare altre funzioni strategiche utili al rilancio delle politiche agricole siciliane”. Che i dipendenti dell’Esa non avessero una funziona definita, ma si occupassero un po’ di tutto, era emerso a novembre, quando in una nota diramata della presidenza della Regione, si plaudiva all’ennesimo reimpiego di questo esercito di lavoratori multitasking, che “si è reso disponibile a eseguire, su tutto il territorio regionale, interventi di sanificazione periodica dei luoghi di lavoro proprio per contrastare e contenere il diffondersi del contagio, oltre a mettere a disposizione le proprie sedi quali drive-in per la realizzazione di tamponi rapidi”.

Sanificazione, pulizia dei parchi, viabilità rurale, dissesto idrogeologico. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Altro che sopprimerlo. Lunga vita all’Esa.