Sfruttare la tecnologia per prevenire gli incendi in Sicilia. E la soluzioni potrebbero anche essere a portata di mano: basterebbe verificare l’applicabilità di alcuni sistemi esistenti, come per esempio quello di un’azienda siciliana che ha acquisito un brevetto tedesco di sorveglianza antincendio attraverso dei particolari sensori. È quello che chiede il gruppo di Attiva Sicilia all’Ars al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale del Territorio e ambiente, con un’interrogazione a firma di Sergio Tancredi, Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana e Valentina Palmeri.

“La prevenzione – afferma Tancredi – è carente e durante le emergenze la lotta contro il fuoco viene fatta con “armi” spuntate. E dire che la soluzione tecnologica ci sarebbe pure per stroncare gli incendi appiccati dai piromani prima che facciano danni ingenti, come accaduto ad Altofonte. Un’azienda palermitana, la Ciodue di Carini, lo scorso anno ha acquisito il brevetto di una società tedesca (la Iq Wireless di Berlino) che ha creato un sensore in grado di prevenire i roghi sfruttando la tecnologia usata nelle sonde spaziali che studiano le comete. Non solo: grazie al Gps, il sensore riesce ad individuare anche la posizione di chi appicca il fuoco. Il nome del sistema è FireWatch. L’appello lanciato dall’azienda – forte anche dei discreti risultati raggiunti da altre nazioni come Spagna, Portogallo, Canada e la stessa Germania – è però caduto nel vuoto. Malgrado i numerosi tentativi fatti con enti pubblici come la Regione”. Secondo Tancredi la Regione dovrebbe “attivarsi per verificare la fattibilità dell’utilizzo di questo sistema di prevenzione degli incendi”.