Si celebrano i cento anni della nascita di Leonardo Sciascia e tutti sostengono di rifarsi al suo garantismo, anche i colpevoli: così ha scritto, con incontaminata lucidità Francesco Merlo su Repubblica. Si ricorda con amore e con dolore Piersanti Mattarella, assassinato nel giorno dell’Epifania di quarantuno anni fa e tutti si sgomitano per apparire gli eredi del suo pensiero e del suo coraggio. Si accavallano i ricordi e i dibattiti. Si spreca la retorica ma si intravede anche qualche faccia di bronzo: come quella di un noto professionista dell’antimafia che nei giorni della polemica sputacchiò sul maestro di Regalpetra e oggi, invitato sulla passerella della memoria, elogia le sue eresie; o come quella di un noto avventuriero della politica che sosta in via Libertà con la spudorata ambizione di somigliare al presidente che governava con le “carte in regola”.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Il rito purificatore di un anniversario
leonardo sciasciapiersanti mattarella
-
Articoli Correlati
-
Ma Schifani dov’é?
Vive la propria festaNon bastava l’imbroglio di Cannes, dove il Balilla ha organizzato una faraonica mostra fotografica e…
-
Tra Lupo e la Chinnici
un conto da regolareNell’estate del 2022 Giuseppe Lupo voleva tornare all’Assemblea regionale dove, per cinque anni, aveva ricoperto…
-
Beate le anime belle
dalle prediche zoppeBeate le anime belle che si strappano le vesti davanti alle violenze e alle pacchianate…