Gli sbatte la porta in faccia il draghiano Luigi Di Maio, lo fa, con parole al miele, l’anti draghiano Alessandro Di Battista. Giuseppe Conte ha più di qualche grattacapo nella formazione delle liste, tra la corsa alle prime caselle ambitissime – perché le uniche a garantire una rielezione – e il problema di dare autorevolezza ai posti dal secondo in poi. Nonostante le oltre duemila candidature spontanee arrivate via internet (l’unico nome di peso l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa), sono sempre più i parlamentari uscenti che annunciano che non si ripresenteranno, ultimi in ordine di lista Erica Segneri e Gabriele Lorenzoni. Continua su Huffington Post
Pietro Salvatori
in Buttanissimi Extra
Di Battista, il rompiscatole che nessuno nel M5s vuole
alessandro di battistabeppe grillogiuseppe conte
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