Il Traditore di Marco Bellocchio, il film in cui Pierfrancesco Favino interpreta la vita e la “conversione” di don Masino Buscetta (primo pentito della storia di Cosa Nostra), sbanca alla 73.ma edizione dei Nastri d’argento 2019, consegnati ieri sera al Teatro Greco di Taormina. La pellicola ha ricevuto sette riconoscimenti: miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio, colonna sonora, attore protagonista (Pierfrancesco Favino) e ‘non protagonisti’ Luigi Lo Cascio (nei panni di Totuccio Contorno) e Fabrizio Ferracane (del cassiere Pippo Calò). Il Traditore, tenuto a battesimo lo scorso 23 maggio, giorno dell’anniversario di Capaci, aveva ricevuto consensi anche al Festival di Cannes, pur senza ricevere premi.

Tra gli attori il voto dei giornalisti ha premiato poi Anna Foglietta (attrice protagonista per Un giorno all’improvviso), Marina Confalone (‘non protagonista’ per Il vizio della speranza) e Paola Cortellesi (migliore attrice di commedia per Ma cosa ci dice il cervello). Ancora, a Stefano Fresi (C’è tempo, L’uomo che comprò la luna, Ma cosa ci dice il cervello) doppio premio con il Nastro per il miglior attore di commedia e il Nino Manfredi. E sempre per quanto riguarda la commedia, film vincitore è risultato Bangla del giovanissimo esordiente Phaim Bhuyian. A Serena Rossi, Nastro speciale per Io sono Mia.