L’incredibile guerra tra bande combattuta attorno alla nomina del nuovo procuratore di Roma porta alla luce due temi che giorno dopo giorno stanno emergendo con forza all’interno dello scontro tra le varie anime della magistratura italiana. Il primo tema è stato affrontato da tutti i giornali con ampi dettagli e feroci editoriali e riguarda l’inopportunità per un politico indagato da una procura di occuparsi in modo maldestro di nomine che riguardano il futuro della procura che lo ha indagato. L’articolo completo su ilfoglio.it