Trovano la loro misura nella dismisura, e allora evocano una giustizia sommaria, perché quello che conta è la rappresentazione, la parola definitiva, la reazione a torso nudo, come quando chiesero la messa in stato d’accusa del presidente Sergio Mattarella, seguendo un istinto che li spinge a mantenere un metabolismo sempre accelerato. Leggi l’articolo completo su www.ilfoglio.it