“Cosa ha fatto l’assessore Razza per organizzare e potenziare la campagna di vaccinazione antinfluenzale? È facile prevedere che la prossima campagna avrà un ‘peso specifico’ superiore rispetto agli altri anni, e obbligherà al tempo stesso ad una serie di ‘accorgimenti organizzativi’ che richiedono tempo e pianificazione. La Sicilia è pronta a tutto questo, o si troverà come spesso è accaduto durante l’emergenza Covid19, a rincorrere? Perché l’assessore Razza non ha risposto alle lettere inviate dai medici di medicina generale?”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD, alla luce delle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che oggi è intervenuto in aula, all’Ars, in merito all’emergenza sanitaria Covid19. Lupo è primo firmatario di una interpellanza, presentata anche dagli altri deputati del gruppo PD, sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale, che già negli anni passati è stata complessa dal punto di vista organizzativo ed ha visto al centro il ruolo dei medici di famiglia.

“Quest’anno – aggiunge Lupo – ci si aspetta che i cittadini siano più sensibili all’argomento ‘tutela della salute’ e quindi è prevedibile una maggiore richiesta, tanto è vero che le Regioni, compresa la Sicilia, hanno ordinato un numero di dosi più numerose di quelle degli anni precedenti anche perché è stata ampliata la platea degli aventi diritto gratuito. Una vaccinazione antinfluenzale estesa, oltre ai benefici diretti nel ridurre le morti, ancora 40.000 l’anno in Europa e 8.000 in Italia, e l’aggravamento delle patologie croniche dovute ad una sindrome influenzale propriamente detta (ILI), ridurrebbe enormemente sindromi che possono essere confuse con il Covid-19. La cornice operativa, sul fronte medico e organizzativo, dovrà essere necessariamente più ‘robusta’ e sostenuta dall’impegno dei medici di medicina generale. Bisognerà adottare specifiche soluzioni e individuare luoghi alternativi agli studi dei medici di medicina generale, specie per quella parte di vaccinazioni di massa su prenotazione in giorni e orari dedicati, per portare avanti una vaccinazione in sicurezza”.

“I medici di famiglia – ha proseguito Lupo – hanno sollevato la questione dell’incremento dei target vaccinali e delle conseguenze sul piano organizzativo in una lettera del 28 luglio, ribadita il 31 agosto e inviata all’assessore Razza affinché si potessero definire in tempo scelte organizzative e logistiche. Oltretutto la prossima campagna potrebbe rivelarsi come una ‘prova generale’ per una vaccinazione di massa anti-Covid prevedibile per la primavera del 2021. Ma cosa ha fatto l’assessore Razza per fare trovare la Sicilia pronta a questo appuntamento? Perché non ha ritenuto di dover rispondere alle richieste dei medici di medicina generale? A nostro parere – conclude Lupo – bisogna istituire un tavolo istituzionale di concertazione con l’obiettivo di confrontarsi sul tema e adottare operativamente soluzioni che garantiscano, quest’anno, una efficace vaccinazione antinfluenzale estesa”.